martedì 15 aprile 2008

CAPITELLO


Al sommo della colonna in marmo
fra le bianche volute d'acanto
ti guarda enigmatico un faccino.

Recuperato da remoto tempo
l'indecifrabile volto

vince l'effimero moderno.

DURA REALTA'


Realizzare che ti trovi a Varese
quando t'aspetti Parigi

ancora dentro l'illusione

del film commovente d'amore.

NEBBIA


Umidi grigi

sulla faccia assonnata del Sole
gravano a valle su sagome scure
in corsa dove non vedi
fino alla rotonda stradale

con le frecce dei cartelli
e il centro commerciale

su cui piove la luce.

RIFLESSO


Nell'attimo che fugge
nella vetrina di gioie
lo specchio coglie
il cammeo di un viso gentile

e ne diffonde la luce
preziosa tra le gemme.

COLORI

Del cielo gli abiti cangianti
coi riflessi dei monti
sempre diversi affascinano:
momenti luminosi di lago.

CONSOMME'

Bolle piano stringendosi il brodo
di carne accompagnata
da chiodo di garofano e da alloro.

Madama cipolla e virile aglio

sono venuti con la carota timida

a due patate tenendo dietro.

La fiamma allegra li tiene in ballo
e dalla pentola aperta il vapore
effonde aromi per ogni dove.

UCCELLI


A pochi rimane fringuello
lo spirito vivace e svelto
per la clessidra passando
ineluttabile il tempo.
C'è chi di corvo ha la veste

e voce sgraziata
che caccia

dai cuori Amore per sempre.

Non manca infine il merlotto
che fischia ed è un quarantotto.

PIACERI



Rapiscono i sensi i mantra tibetani
come ben annodati i tappeti persiani.
Il mare con la luna d'argento ti strega

come la stella alpina alla cresta sospesa.

Ma quello che sovente ricerchi per piacere

"bacco, tabacco e venere" dovrebbe dispiacere.

venerdì 4 aprile 2008

TRINE

La trasparenza degli arabeschi
fioriti nei ferri battuti del cancello
prezioso come scrigno di cristalli
protegge la casa per l'ospite gradito.


Simili trine di canori versi
del poeta recingono il giardino
ma danno le delizie a pochi
cui gentilezza affina l'intelletto.

CAMELIA ROSA





Forma perfetta di bellezza
non resa da parola
sei musica fiorita

circonferenza rosa
che a primavera

il lago romantico ritrova.

OCCHI DELLA MADONNA

Chiamano così i semplici i fiori
modesti di celeste colore
che nei piccoli calici aperti
vedono tutto l'amore

che viene dai cieli sereni

a quelli puri di cuore.

AMORE ETERNO




Quando ti giura amore

amor per sempre
vuol solo aprir la porta

che sta chiusa.

All'uscio spalancato
quest'è certo
non v'ha chi vada

e venga con misura.

Passati gli anni poi
preda di tarli e vecchio
spesso deserto resta
nè alcuno se ne cura.

CAMICIA ROSSA


E' rossa la camicia
di bronzo come il tricolore
che il Garibaldino a Varese
innalza in piazza Podestà.

Dimentiche del color della vergogna
bronzee facce che si vantan padane
a chi l'Italia unì han dato del cretino
e bene le ricambia disprezzo varesino.

SUPERBIA




Come torre mi levo
dalla terra dei giorni
spero al cielo
chè aborro gli abiti
brutti
per il salire del fango.

DOPO LA NEVICATA




All'orizzonte
di neve spolverato

si gode il Sole il monte
insieme ai laghi che sbocciano

con rose azzurre di acque.

IN VALCERESIO


Battuta da pioggia mista a neve
la Lagozza fascino non perde
sotto i boschi spogli e le rocce scoscese

che in alto sbiancano nelle nubi grigie.

Alla strada vicini a bel vedere
bruni canneti orlano le rive
sfiorate dal traffico incessante
che collega la Svizzera a Varese.