venerdì 28 marzo 2008

EROS E PSICHE


Perchè ti desti, amore?

Bello nel sonno eri
e Psiche tua di gioia riempivi.


Non dovevi, mortale, scoprire il volto mio.

Incatena segreto
fugge, svelato, il Dio.

PROVE D'AMORE


Quel ch'a te piace, amore,
a me certo non spiace
e parimenti ciò che t'è noioso
a me reca sbadiglio senza fallo
ma, cosa che sicuro vien dal cuore,

quando ti duole a me lagrimar suole.

CURIOSA


Lumini nella notte di maggio
in processione alle rose
le lucciole danzano in giardino.

Lampada a un giovane bocciolo
resta qualcuna un poco.

Lasciato il letto di nuvole
la Luna corre a vedere
chiamata dalle Stelle.

BALCONE



Crepuscolo
col cielo che sbiadisce sul mare
ed a monte è più scuro.

Già riposano le cicale
con gli ombrelloni e la sabbia del lido
pettinata per la notte.

Campeggi e seconde case cenano
con chiacchiere che giungono smorzate.

Il primo buio
affollerà la passeggiata a mare
adorna d'esotiche palme.

Fuggendo le luci artificiali
andranno all'isola vicina la Luna e le Stelle
a far sognare i gabbiani.

MOBY DICK


Non m'interessano i fioriti ombrelloni
da creme solari ingrassati
per rivestire l'anima
di un vaso di bronzea creta.


M'attira il mare di bocca azzurra vorace
con le tempeste improvvise e le notti di pece

con il colpo della balena bianca al fasciame.

Però, se mai verrà, sarò pronto
presago del destino.

MEZZOGIORNO A LAIGUEGLIA


Non è di fuoco
come il western
dell'immaginario
del ragazzo che ero

ma con un Sole quieto

che coi raggi mi carezza sollecito
colorando di rosso
questo viso pallido

poeta.

BAGNI MARINI


Dopo...
la pelle di velluto matura al calore
e sulla rena riposa la mente
lucertola cullata dalla musica dei flutti

colorata dallo stridere delle cicale

che cantano il Sole sui pini.

PLENILUNIO


Luna di fine agosto
piena sopra il balcone
brilli nel cielo scuro
vicino a mezzanotte.

Astro viso d'argento
mi chiami irresistibile
con voce luminosa

dissipi le mie tenebre

fai l'anima radiosa.

Quando il Sole al mattino
per svegliarmi verrà
il cuore mio nel letto
già desto troverà.

sabato 22 marzo 2008

AL POZZO


Nel silenzio mistico del monte
rivedi sospinta dalla Fede
la folla risalente alla sorgente
in cerca di radici come un fiume.

Il viale tutto quanto al cielo sale
col canto del rosario alle cappelle
ai Misteri elevate del Signore
con pie fatiche risplendenti d'Arte.

Tu sosti ora all'ombra della Croce
vicino al pozzo prima del piazzale
i ricordi fanciulli ripassi nella mente
e in cuor ti torna voglia di pregare.

CENACOLO


Mostra Leonardo gli Apostoli
colti nell'attimo dei diversi affetti
poi che il tradimento nascosto
il Cristo ha profetato.

Esprimono sconcerto,
pietà, ira, furore

dipinti i gesti e gli atti:
capolavori d'arte.

Al centro Gesù sta, solo, ha parlato.

In ombra il viso, Giuda serra in mano
la borsa maledetta del denaro.

Domina la scena tutta e dà emozione,
sorgente della luce, il Redentore.

SACRO MONTE


Piccolo borgo antico nel monte incastonato
mucchietto di case con gradinate erte
passaggi coperti e vie segrete
vivo nei ricordi, amato ai dì presenti
gradito nei futuri a tante genti
doni la pace ai cuori, bellezza dai tuoi scorci.

In te degna ha la sede la Vergine Beata
che i pellegrini attende

delle cappelle ascese al termine del viale.

RISVEGLIO


Ruzza il capretto,
ai prati dà tenero giallo

il primo tepore di marzo,

strisce di rosa ricaman colline di peschi.

La fanciulla,
il canto nel cuore,

si leva.


Dall'aperto scrigno dotale
s'effonde
fresco profumo di spigo.

OROLOGI


Nella stanza degli orologi
il tempo divertito s'annunciava
con l'uccellino a molla ad ogni quarto.

Sempre contraddiceva,
grave voce,
la pendola massiccia alla parete.

Di notte ticchettante
la sveglia sul comò
portava via il silenzio.

Al giunger del mattino
se mai prendevi sonno
spingeva fuor dal letto
sfasato concertino.

Cucu, din don, drin drin.
Su, levati di qui!

COLOMBA

Colomba d'amore mai posa.

Porta l'azzurro del cielo,
l'oro del Sole che arrossa
calando incontro alla Luna,
il verde ulivo riflesso d'argento.

Dispiega le ali, creatura del sogno!

Dell'odio si apre alla luce,
sconfitta,
la tenebra fitta.

DRITTO AL CUORE


Mi affaccio al balcone dei tuoi occhi
e tutti li attraverso nuotando con lo sguardo
fino a trovare, meta ricercata,
l'isola fiorita, la grotta riparata
celate nel profondo
che son tutto il mio mondo.

MAGIA


Per te che leggi me di nuovo io vivo.

Vibrar e palpitar d'intorno senti
l'aria diversa
e che pur pare uguale.

Vaga lo spirito e suo cercar non senti
finchè ti trova, ti sorprende e prende.

IN CIELO


Il Sole galante e timido amante
si fa tutto rosso vedendo la Luna.

Le dà tutto il cielo, si tira in disparte.

La notte davvero fa bella la Luna.

Aspetta il mattino per pallida farsi
e il Sole ritorna padrone del cielo.

ATTESA NOTTURNA

Avanza a passi felpati la Notte.

Da cirri spumose velate
si fan belle le stelle
di lodi di Luna ambiziose.

S'affaccia al balcone fiorito
la nuova Giulietta e sospira,
nè canoro usignol la consola.

Risposta dolce attende al lamento.

La porta, a mezza la notte, Romeo:
aspetta che gli astri gentili
colorin d'argento la via.

GIALLO

I becchi gialli
dei merli sono vanto
e annunciano le oche.

Eleganti staccano sul nero,
più luce danno al bianco.

Dal verdeggiante ramo del ciliegio
punto di stella ti rivela il fischio.

Sul lago in gruppo nuotano stelline,
filano svelte, miran le molliche
ed ogni lancio le avvicina a riva.

Le manine, eccitata, batte la bambina
di ricciolini d'oro e candida vestina,
superba del comando, d'ochette la regina!



IMMAGINA!

Bocche voraci gli occhi
d'immagini mai sazi,
nemici d'immaginazione!


Se in prosa o versi piace descrizione,
lascia vagar
fantastica la mente,
vedila con color presi al tuo cuore.

Ogni altra vista, credi, è delusione.

Per il creato bastan le parole!

GIARDINI

Giardini delle meraviglie abbondan di fontane,
di fiori e verdi piante.

Sognati desideri disegnano i sentieri,
i giovinetti portano
ai giochi dell'amore.

Donan tempo e stagione vedute varie e amene:
ispirano il pittore, il musico, il poeta.

Giardini di delizie sereno danno ai cuori,
confortano i dolenti, tutti fanno contenti.

MONET

Sogno di bel giardino
con rose per recinto
e gelsomin fioriti.

Al centro una fontana
di ninfe e di tritoni
di terse acque forma
laghetto alle ninfee.

A lato, lungo il viale
una panchina all'ombra.

Mi siedo a contemplare
il gioco della luce,
ascolto in sottofondo
i suon della natura:
uno stormir di fronde,
un lieve cinguettare.

Dimentico del mondo
voglio il giardin gustare.

VARESE

Terra di laghi,
di valli tra monti e pianura,
alacre d'industrie e commerci,
a ben fatto lavoro ospitale,
dai gioia a chi ti comprende
e con te mette al passo il suo cuore.

Eri, sei e comunque sarai
per me sempre il Giardino,
Varese!

FIORI DI CAMPO



Quel che bello mi pare
in versi metto:
essenze distillate dalla mente
e al cuore doni
come fiori di campo
a Primavera.

venerdì 14 marzo 2008

ALLA FERMATA

Alla fermata davanti alla vetrina
illuminata della libreria
di varia umanità scruto la sosta.

Accade talora che la realtà richiesta
superi la curiosità romanzesca
per esseri banali perchè fuori pagina.

LA FANTASIA


Strana miniera ha i versi
che lavoro dentro le strofe
come brillanti sopra dei gioielli.

E' la riserva della fantasia

che per decenni delle pietruzze fece mosaici
e rese l'aula attenta.

Rimangono filoni di metalli
e vene di carbone
da cui scavo diamanti
come comanda il cuore.

OMBRE


Sanno le piante scarnite
vestite dall'ombra grigia
che il disco solare prepara

l'uscita fulgida a breve.

Discesi svelti dal monte

l'hanno annunciato gli uccelli

dai rami spogli del noce
ai verdi aghi dei pini.


Sul lago pazienti

col volo dell'anatre
attendono i salici i raggi

per togliersi i veli di nebbie.

NELLA NEBBIA


Questo Sole
malato d'inverno
cui sfiorano i rami la fronte
dà stille gementi di gelo.


Nebbia di mesto grigiore

è coltre che lo riveste
mentre attende paziente
di ritornare splendente.

VANITAS


Lo specchio ammira
la grazia delle rose
fiorite su lunghi steli
sopra acute spine.


Altre ne ha viste
profumate e belle

in passati riflessi perdute.

Portenti di vaghezza
e sospiri d'amore

vanno a specchiarsi
sempre le rose.

SOUVENIR DE MILAN


Come ragnatela di cristallo
copre la cupola la Galleria.

Al centro nel mosaico il toro

i piedi giapponesi sopporta
sul punto creduto fortunato.

Sorridenti gli occhi a mandorla
i gioielli consunti osservano.

ALIANTE

Sono tutto nell'ali aperte dell'aliante
che hanno fame d'azzurro
per uscir dall'inverno.

GUFO


Fiero nella livrea di piume
gli occhi non abbassa il gufo.

La preda aspetta al varco

nella pelliccia da neve.

Ghermendo con volo rapace
affascina l'ipnotico sguardo.

venerdì 7 marzo 2008

FIORI E ARANCE

In fitta schiera le bocche di leone
sorvegliano nel vaso capace
i frutti della pianta verde.

Ringrazia l'arancio dell'attenzione
con intenso colore
gradito ai volti intenti delle guardie.

UN SOGNO

La collina con le terrazze
s'apre a meridione
e si riscalda al Sole
che ammira il paese

prezioso di laghi e montagne

intorno al Giardino Varese.

BAMBOLE E ROSE

Tre rose per cinque bamboline scatenano la gara
come la mela d'oro contesa dalle Dee.

Degne di principesse han d'Anastasia nome

esalano profumo adatto a puro amore.

Di loro guerra vittima di certo non sarò
due altre donerò e il cuore ne otterrò.

A NOTTE

Non c'è buio a notte
se il giorno è stato sereno
e hai viaggiato curioso del lago,
del monte, del cielo.

Sorridono antichi paesi
inerpicati alle rocce,

si spande dal campanile
sonoro rintocco nel vento
ed il battello ti chiama:
è ora di prendere il largo.

CAVALLI

dipinto di C.Premoselli
Povere bestie imbizzarite
da tuoni e fulmini scosse
da grandine staffilate
i finimenti strappati portate
supplici al cielo con froge dilatate.

Impennate folgori brune
di pupille sbarrate
su verdi di squillante luce
lottate nella caligine
col campanile contro le saette.

E' STATO L'UOMO


dipinto di C. Premoselli

Un giallo uccello

di profilo al centro
guarda con aria di rimprovero.


La terra mostra
di zolle la trama

dalla pelle avvelenata disidratata.

Le case sono lame
di tetti rossi confitti
e due alberi stecchi di nudi ossi

.
Non dà speranza il Sole di zolfo
all'Uomo assassino del Mondo.

RITAGLIO

Un attimo
e fugge dal finestrino quest'angolo di lago
mentre il treno continua la navetta
in su e in giù tessendo l'ore
del giorno che rimane
prima di andare a notte a riposare.

CON LE NUVOLE

Che pensi?

Mi chiedono le nuvole
al tramonto
e si fan tutte rosse.

Le guardo
e tante cose
vorrei davvero dire.

Quali parole scegliere

che non appaian sciocche?

Mi piacerebbe, sì,
siccome a voi accade

il cuor di Sole colmo
verso la Notte andare.

domenica 2 marzo 2008

CALICANTO

S'annuncia al profumo
nel trasparente riverbero del lago
che fa da specchio
al cappello invernale del monte.

La nuvola d'oro svanirà
quando verranno foglie
a cambiar abito ai rami
e farli verdeggianti.

Adesso è gran concerto
che senti presso il muro
guardando anatre e cigni
coi voli dei gabbiani.

CON LA LUNA

Allarga la tua luce la pupilla
Luna portata dal vento della notte.

Risponde con splendore di diamante
il ghiaccio sotto cui dorme la Terra.

Insonne veglio preso dal tuo raggio

con te volando nel notturno viaggio.

DUOMO

Punto d'oro
è Luce
che in tanto grigio splende
la Madonnina alta su Milano.

Pur se a dirotto piove
di lontano la vede
come nella canzone
chi dentro l'ha nel cuore.

IL MIO SIGNORE

dipinto di C.Premoselli

Sei venuto, Signore,
non riconosciuto

a riportare la Luce all'Uomo.

Sei venuto, mio Dio,
vestito di carne

ed hai provato il Male del Mondo.

Sei venuto, mandato dal Padre,
nudo
schernito
a insegnare il Perdono.


Sei venuto, Cristo,
per la Croce
d'Amore
pegno di Resurrezione.

PRIMAVERA

foto di R. Longo
Due tende profumate di acacie aperte
per lo spettacolo dei monti sul lago
col primo attore il Rosa a giganteggiare
riprendono nei fiori luce di neve e ghiaccio
e gli occhi trascorrendo dal verde al celeste
s'immergono nel dono reale di un sogno.

CROCIFISSIONE

A Santa Maria degli Angioli
a Lugano
dipinta dal Luini
tante volte t'ha attratto
alla riva del lago.

Meraviglioso affresco
intera la parete ricopre
quale arazzo
scuotendo mente e cuore.

Adesso l'hai per te
foto nel cellulare
piccola e emozionante
che t'invita a pregare.

MORS PICTA (la "danza macabra")

Lampi sprigiona
la falce lucida
dall'ossuta spalla
seguita da danza.

Poi miete tutti la ranza.

IL MIO AMORE

Il mio amore segreto
per tanti segni esplode
nei versi colorati

che s'aprono davanti

ai luoghi ritrovati

dai palpiti del cuore:
un angolo di lago
un bosco di castagni
un'isola nel blu di un canto di Sirene.