mercoledì 7 maggio 2008

LA POESIA


Qual costanti alisei al cuor soffiati
spingon la vela al desiderio i versi
dolce conforto agli animi gentili.

L'anime vanno all'isola incantata
beato paradiso del poeta
che allevia la fatica della vita.

martedì 6 maggio 2008

DOCILE


Per come oggi si vede
tu lo diresti tenero
pure è lo stesso cane
che ieri l'altro solo
slanciandosi alle sbarre

voleva darti un morso.

UGOLINO


Conte cannibale messo nell'Inferno
a rodere in eterno il cranio del nemico
ricordi a parti inverse Prometeo
con l'aquila del fegato a banchetto.

Puniti entrambi con simile tormento
voi ricordate i tempi della fame
alla diletta vita primo esiziale male.

GUANCE


I monti a settentrione di Lugano
nei giorni che aspettano la merla
come le donne si sono fatti belli
colorando le gote di bianco luminoso
che l'ali nere attiri e lo zirlare
per poi sciolte le nevi verdeggiare.

CERCHI


Di perfezione noti paradigmi
formano anelli aperti dal centro
come quelli a lago disserrati

dal piatto urto del sasso levigato
che come campanelli
dicono ai pesci
che arrivano gli uccelli.

GELOSO


Il bene che ti voglio
caro amore mio
dirlo non posso chiaro
chè fino dal mattino
tra mezzo noi s'infila l'anatrino
e petulante vuol per sè attenzione
con voce che non teme distrazione.

VOLA


Sul lago azzurro
pare sospeso vessillo il gabbiano
con l'ali alzate pronto ad ammarare
per contendere il cibo
ai compagni rapidi a beccare.

ALLO SPECCHIO


Cristallina virtude
accomodata sta entro lo speglio

radiosa di beltade
nè aroma di bevanda atra come l'Averno
puote da lì levarla e darle alma mortale
che ria danzi in Eterno.