lunedì 30 novembre 2009

FERMO IMMAGINE

Lo scirocco dall'infuocato respiro
trova sbarrato il cammino
dal maestrale ghiacciato
e s'acquieta in un punto
ove tutto par fermo:
le fronde d'albero
le nuvole in cielo
perfino immobile è il lago
mentre la nebbia in arrivo
avvolge di soffice bianco
il brutto col bello indistinto
invisibili entrambi per l'occhio
che li introduce nell'animo
uniformandolo immoto.

UN QUADRO

La voglia di dipingere mi viene
davanti a meraviglie della luce
tratte a stupire di celeste chiare
proprio sul lago in ore inopinate
specchio di rive e di ripido monte
con la poiana in volo controsole.

domenica 29 novembre 2009

GABBIANO

Ci guardiamo
in muto linguaggio
con gli occhi parliamo
del solare mattino
regalato al lago
e l'uno e l'altro
uguale sentiamo
nell'attimo stesso
che amiamo.

sabato 28 novembre 2009

OLIVE

Preparano gli olivi argentee foglie
frutti succosi buoni per Natale
come le nere drupe viste a lago
ammirate alla luce del mattino
davanti un pino arricciava i rami
dietro nel blu nuotavano i gabbiani.

SUL CAMINO





Un gatto rosso ho scorto
al caldo su un camino
forse per nostalgia
di quando la cicogna
reggendolo col becco
là sopra un po' sostava
e a mamma consegnare
l'atteso neogattino
planava nel giardino
col micio-cicognino.

venerdì 27 novembre 2009

IL MURO

L'intonaco scrostato mostra i muscoli del muro
sono pietre grosse sbozzate legate dalla malta
dicono la fatica di chi le ha messe in opera
la cura nell'erigere un che di duraturo
per chi a sua dimora aveva eletto il luogo
fanno pareti solide che hanno buon spessore
non temono aggressioni di caldo o di gelate
adatte ad ospitare famiglie d'una volta
attente a non sprecare quello che col lavoro
e duri sacrifici s'impara ad apprezzare.

BIANCANEVE RIVISITATA

Biancaneve piace a tanti eppur fa danni
a Grimilde la matrigna superandola in bellezza
al cerbiatto poverello ammazzato per il cuore
ai nanetti lusingati per il principe piantati.

Alla fine ci pensate
non ha poi delle gran doti
se si esclude ch'è graziosa
che accudire sa la casa.

Canta e danza sempre lieta
s'accompagna agli uccelletti
non resiste ai regaletti
soprattutto come Eva
con la strega per serpente
s'invaghisce d'una mela
e stecchita pare morta.

Qui la storia finirebbe
ed avrebbe per morale
che fidarsi degli estranei
ascoltando sol la gola
può portare guai mortali
però visto che i bambini
una fiaba che va a male
non potrebber sopportare
si provvede al lieto fine.

Vien punita la vecchiaccia
e si salva la fanciulla
grazie al bacio innamorato
dal suo principe scoccato
che le libera le labbra
dal boccone avvelenato.

Restan soli abbandonati
i nanetti canterini
torneranno a lavorare
sottoterra con gli scavi
dei diamanti luccicanti.

Ne daranno a Biancaneve
se di loro si sovviene?

Che succeda lo speriamo
ma nessuno mai l'ha detto
chè il racconto è terminato
nel castello con l'amato.

giovedì 26 novembre 2009

ACQUA

Li avete mai visti quelli che ballano sotto la pioggia?
Uno spettacolo!
E avete provato a immaginarvi a fare lo stesso?
Non credo!
Eccovi uno di quei casi in cui un'azione stravagante
anche perchè amica di possibili malanni
viene presentata in modo attraente
tanto che verrebbe voglia d'imitarla.
Chi ha giudizio resiste alla tentazione
o se ci prova prende tutte le opportune precauzioni
ma altri si lascia suggestionare a suo danno.
E' solo un piccolo esempio
ma serve a comprendere
come può essere manipolato il cervello
abituandolo al bello virtuale
che spesso è un male reale.

mercoledì 25 novembre 2009

IMPRESSIONI

Non s'allegrano i campi d'estivi cri cri
quando le brine imbiancano le stoppie
e gli alberi non sperdono calore dalle foglie.

Se n'è andato il grillo con la cicala spensierata
e invano cercano farfalle i fiori
quando le nebbie avvolgono i giardini.

Restano i cigni eleganti a nuotare
quando le ultime rondini migrano
col merlo che le sta a fischiare.


ANGELI





E' il desiderio di volo
che immagina gli angeli
come giovani alati.

E' il desiderio di bello
che li vede candidi
come gigli profumati.

E' il desiderio d'eterno
che vuole immortali
almeno gli angeli con le ali.

RIFRAZIONI

I doppi delle barche riflessi
tremolano nel grigio del lago
specchio del cielo brumoso
ed i pesci si muovono lenti
attenti a non farsi sorprendere
dal furbo martin pescatore.

martedì 24 novembre 2009

LA BETULLA DEL CIELO

Ha perso ormai le foglie
la betulla inargentata al cielo
sono i desideri delle anime
dispersi sul terreno:
cieco lo sciamano li vede
all'interrogante chiede l'obolo
perchè il vento non si faccia pregare
a rendere al distacco il volo lieve.

IPOCONDRIA

Saranno gli anni o il tempo
stamane un sole ipocondriaco
sta dentro un latte nebbioso
e sembra che voglia coraggio
da me per uscire nel cielo
dove un nuvolo medico
consiglia di tenersi al calduccio
come succede a me uomo
quando mi chiudo nel guscio.

lunedì 23 novembre 2009

ALLA SVOLTA





Alla svolta del sentiero
salendo dal torrente
impressiona il colore
cangiante di tono
del bosco al sole.

In fondo lo cercavo
per scacciare dal cuore
un corvo di pensiero
che s'annidava grave
di mestizia mortale.

VERSO SERA

Si spengono le luci del giorno
presto se pensi all'estate
ma con un più di chiarore
che pesca splendore dal lago
e la luna si porta la stella
brillante nella volta azzurra
sui veli di bruma al tramonto
col sole all'orizzonte disceso
così che t'aiuta a sognare.

LO SVASSO

Solitario esperto d'apnea
compare e s'immerge nel lago
beccando l'incauta pesciolina
uscita di casa per voglia di cielo.

NUDI RICAMI DI RAMI




Tendevano al cielo le braccia i poeti
dai versi ormai spogli volati
lì vicino per terra
oppure là sopra l'acqua
qualcuno preso ha vento per l'alto
e ancora cerca un suo lido
ci sono quelli del cuore
rossi per l'esibizione
ma quelli che amo son giù
umili mi piaccion di più.

domenica 22 novembre 2009

SFUMATURE

E' l'ora degli angeli in volo
per le sfumature d'azzurro
che lasciano tra cielo e lago
percorsi di rapido falco
celati ad umano sguardo
di piacer vago che atterra.

IL GRIDO





M'è parso di sentirlo il grido
osservando nel tronco cavo
sofferenza imposta al castagno
la maschera come di spettro
emerso da un nero abisso
bruno di foglie morte il suolo
e il piede attratto dal fango
mentre un sole stentato
diceva "mettiti in salvo!"

A SPECCHIO

Tirato a specchio il lago dalla luce
invita il bel paese ad affacciarsi
per vedere l'aspetto affascinante
dei tremuli iridei suoi riflessi:
i portici ariosi sotto il monte
ed il castello amico delle nubi
a mezzo il cimitero e il campanile
per le preghiere e i voli di gabbiani.

sabato 21 novembre 2009

PIETRA

Bisogna imparare a leggerla la pietra
nel suo grigiore largo ha segni e macchie
tracce di muschi vivi e vita morta
ed una al primo sole pare chiamare
a decifrare la lingua della roccia:
accoglie terra nelle crepe madre
e brilla il verde come a coccolare.

venerdì 20 novembre 2009

TRASPARENZE

Càpitano momenti di luce felici
quando per incidenti raggi
impressionano il lago le immagini
nitide dalle sponde nei contorni
con colori leggeri d'acquarelli
ed il pittore invidia i pennelli
da mastro Sole intinti
capaci d'inarrivabili dipinti.

AVANTI E INDIETRO

Mattina sul lago in faccende:
la folaga in cerchio
l'anatra che nuota veloce.

Di vista si conoscono
ma niente confidenze
nell'avanti e indietro
nell'acque indifferente.

giovedì 19 novembre 2009

VUOTO







Vuota la torre
senza le campane
chiama la croce
in chiesa dal campanile
perchè quelle alle ore
questa serve al pregare.

BARRIERE

Se mai si proponessero dei riconoscimenti al Male
un posto di rilievo certo il filo spinato meriterebbe
per come a bassissimo costo riesce ad impedire
che chi è rinchiuso possa mai fuggire
che è barriera impervia all'uso comune delle terre
che arrugginito lasciato ferisce chi vuole passare
sì che lo vediamo simboleggiare
la barbarie di guerre e di violenze
per separare popoli e uomini di libertà privare
e quando elettrizzato viene reti a intrecciare
lo smascherano i cadaveri per la scossa mortale.

IRRITAZIONE

A zonzo per questa mia Varese
mezza svizzera e multirazziale
basta osservare le facce
di tante nuove persone
vagando come mi viene
attraversando le strade
non sosto davanti alle vetrine
dove subito chiede un mendicante
in posta col cartello insieme a un venditore
di libri e cianfrusaglie varie
c'è il musicante con il violino e l'altoparlante
il mimo di Nerone bianco di cerone
partiti e associazioni con le tende
e poi mercatini con bancarelle
artisti di belle arti con le tele
tra poco inizieranno le luminarie
che porta il natale col suono delle pive
ed altre mani tese a dire buone feste
allora chiudo gli occhi per sognare
una città che ritorni gradevole
senza finte allegrie per importunare
chi si ferma a guardare
lamentando di stare proprio male
so bene ch'è illusione
ma mi piace sperare
che tutto ciò non divenga normale.

mercoledì 18 novembre 2009

FUOCO D'AUTUNNO

Arde l'acero giapponese
con braci di foglie al piede.

Più della fantasia del pittore
la natura sa usare il colore.

Meraviglia torna a ispirare
nella tela scelta autunnale.

CERCHIO MAGICO





Ha lavorato l'umida notte
l'acero di funghi cingendo
candide pietre perfette
di circolo fra l'erbe magico
che comandò lo stregone
a farne di desiderio prigione
se mai rompesse l'incanto
dell'amato nell'albero stretto
la fanciulla sospirando amore.

CAPPELLINO

Brilla di biancorosso
ad attirare le vanesie
cappellino di streghe
sempre a caccia di fanciulle
per il mondo di sotto
amanita schivata dalle sagge
avvertite dalle bave
di lumache messaggere.

CARPINI

Nella meraviglia triste del viale
lasciano ad aria e terra l'oro
creature compagne dell'addio
amiche d'errabonda solitudine
carpini dai flessuosi rami
irrigiditi ad arte per gli abbracci
metafore di vita coi dolori.

lunedì 16 novembre 2009

NAUFRAGO

Rimane la mano tesa a gridare
ramo o radice del tronco
travolto da tempestose onde
sospinto a riva ghiaiosa di lago
morto ormai legno di monte
cui il vento con lieve soffio
più non scompiglia le fronde.

L'ALBERELLO






S'allunga a spiare la strada
sentinella sul ripido prato
da buon tutore sorretta
coi rami raccolti sul capo
perdendo la secca foglia
scherzata da umido vento.

COME VUOLE IL DESTINO

Perchè esiste il dolore?
Per il peccato? Per invidia al piacere?

Perchè dobbiamo morire?

E dentro ci ribelliamo
gridiamo nella solitudine cupa
la voce che esala la tomba.

Perchè?

Proprio vero che torno bambino
con tanti perchè
come vuole il destino.

SENTIRE DI LAGO

In fiore l'edera tenendosi al muro
con sotto vertigine d'acqua
luce rattiene screziata la foglia
e pare intenta all'ascolto
di silenziose voci di cielo
compagne al fluire dell'onda.

SCIALLE

Per vincere la lotta col grigio
il prato si mette uno scialle
morbido d'effetto arlecchino
con le foglie dal caco donate
di bei frutti d'oro coperto
e non è mai stanco il guardare
ritratto d'autunno il quadretto.

domenica 15 novembre 2009

GRIGIORI

Non c'era Caronte
eppure mancavano l'ombre
sull'acque del traghettare
e grigi echi da entrambe le sponde
mettevano al cuore risonanze
per lo spirito stanco dell'andare.

CAMILLA

Adorabile conquistatrice
con due carbonchi per occhi
ti drizzi nella persona a chiedere
golosa dei biscottini dei vizi
così t'ho vista irresistibile
Camilla, cagnetta regina di cuori.

FRAGOLONA





Su un prato di mentine
la fragolona incredibile
come le maggiorate
delle prime cotte
promette dolcezze
alle occhiate rapite
dei golosi delle caramelle
a cui la sottrae
per poche monete
un vecchio passante
per togliersi voglie.

PER LA PRINCIPESSA

Per la principessa trepida di sua sorte
il prode cavaliere di lunga asta
al drago infligge la tremenda morte
e n'esce l'alma piangente entro la fiamma
poi che succeda meno è conturbante
resta nella memoria la scena palpitante.

sabato 14 novembre 2009

ZOLLE

Ha scavato profondo l'aratro
la terra grassa e pesante
ed appare evidente ogni solco
con le zolle nude e massicce
brune a fronte del verde trifoglio
ch'è già giunto il tempo del seme
la dimora allestita del grano
tanto simile a tenere erbe
al calduccio del manto nevoso
per poi mettere le belle spighe
esaudenti preghiere di pane.

NON SO

Mi provo a scrivere in automatico
musico di parole su invisibile rigo
a disegnare immagini nel sogno.

Ad occhi spalancati nel barbaglio
ricerco il fiore ch'è negato al mondo
ch'è oramai piatto nel cervello.

Presi da febbre di consumo tristo
avendo per misura oro e sesso
rari vi amano il vero, il giusto e il bello.

Ma non dispero che domani il verso
riporti alla sua essenza buona l'uomo
se a sè avere non vorrà nome diverso.

INCUBO

M'immagino in cammino
un viaggio lungo
in sogno
passando un folto bosco
del tanto andare stanco
da fame e sete morso
e non trovar nessuno
che dica dove sono
che m'offra del soccorso
che porti me al sicuro
e quando ormai dispero
d'uscire in luogo aperto
con un borgo murato
intorno a un gran castello
così ch'affretto il passo
e intanto chiamo "Aiuto!"
con il tramonto acceso
prima che spento il giorno
non sia dal buio preso.

venerdì 13 novembre 2009

SIMBA




Ti credevo alla frangia sbarazzina
divertente fanciulla cagnolina
e non ho osato confessarti allora
in quanti sogni entravi da signora.

Oggi t'incontro insieme alla padrona
e scopro che di genere sei altra
cane maltese dall'intensa occhiata
Simba scherzoso dalla bella faccia.

IN CIELO

Commossa per il bacio inaspettato
la luna scolorata dalla notturna veglia
da aurora preso a prestito il rosa
il sole galante brillando ricambiò
che uscito dalla nube in cielo la cercò.

BRINA

Ti credevo neve a tutta prima
candente i fili d'erba di mattina.

Eri venuta nottetempo brina
ghiacciando l'umida rugiada
per preparare il prato all'invernata.

E rilucevi di bellezza fredda
che il sole a mala pena riscaldava
sì che insisteva finchè non svaporava.

NIDO D'AQUILA





Alla svoltata appare
proteso sulla valle
deciso a dominare.

Di forti mura merlate
è il castello sul colle
signore del paese
ricco di grani e vigne
di pascoli e bestiame.

Svetta tra cielo e fiume.

PICCIONI

Forse per simpatia dei merli della torre
convengono quassù piccioni in frotta
a conversare fitto finchè annotta
dei fatterelli visti giù a valle
qualcuno poi un po' scavezzacollo
a razzo se ne va a zonzo in cielo
e gridano i parenti a richiamarlo
perchè a buio sicuro stia nel nido
con spettacolo grato a sole e luna
che inargentata fa la via men scura.

giovedì 12 novembre 2009

GIOCHI DI NUVOLE

Giocano le nuvole prima d'addormentarsi
è crepuscolo ormai col sole tramontato
ma le monelle scherzano coi raggi
facendo gibigiana in cielo del riflesso
scurendo poi alla luna i ricciolini
finchè le porta dietro al monte il vento
al tuono che le scioglie coi suoi lampi.

IN COLLINA

Per la strada in collina
la giornata tersa
odorante di brina
dal san martino la prima
caracollare di fantasia
fra castelli da magia
scrutando dorata vigna
virare la veste in porpora
ed apprezzare la vita
che sa dare alla terra
di paradiso traccia
ove il male non sia.

mercoledì 11 novembre 2009

STRECIA DI MORT

Stretta la strada sale diretta
per il riposo vicino alla chiesa
nel balcone del colle sul lago
che paradiso pare assicurare
e dalle acque al cielo portare.