L'AMICO

Ti ha chiesto di aspettarlo

l'amico in centro nella libreria
e mentre sfogli un testo
ecco che arriva
a travolgerti col discorrer fitto
della rabbia che dentro s'è covata
per il ferito orgoglio non guarito
sì che le parole come da conchiglia
sonore vanno e vengono all'orecchio
sommerso dalla furia di tant'onda.

AMOR DI LAGO

Questo mio amore fragile di lago

candido e puro che mi canta dentro
temo che s'inabissi troppo presto
come capita a volte al Sole chiaro
quando nuvole vanno a farlo scuro
ma i baci che ne ho cari a me tengo
e il cielo ne ringrazio in ogni tempo.

PASSA-TEMPO

Nel tempo liberato dal lavoro

che nobilita l'uomo dice il ricco
ma che il Signore diede a punizione
per avergli voluto essere uguale
nell'ore che l'età concede all'ozio
sana la mente e il corpo non malato
confesso il mio diletto per i viaggi
a ricercare mondi pien di fiori
e ne divoro immagini a vantaggio
della brama di bello che ho nel cuore
giovane nello scorrere del verso
ma con riflesso d'ombra nello specchio.

AMICA POESIA

Mi hai teso la mano
che presa t'ho stretta
e cara a me tengo.

Mi hai indirizzato alla strada
che senza saperlo cercavo
e a te m'appoggio mia amata.

Mi sento per te fortunato
dacchè a me stando legata
più mai mi son disperato.

Sei tu amica poesia
compagna nell'ultimo tratto
che grata mi rendi la vita.

CAMELIE

Sfilano per te
bellissime
di lago primavere.

Danzano per te
colorate
avvolte nel celeste.

Cantano per te
giovane cuore
rime dolci d'amore.

NUVOLE BLU

Senza un perché ho guardato le nuvole
di un freddo blu sopra poca brace
del tramontato Sole
e mi sono sentito triste
vicino a quelle piante spoglie
che temono per le gemme
le gelate improvvise
che le fa bruciare.

SUGGESTIONE (Camelie a Locarno)

Fiore di primavera
al Locarnese cara
illumini camelia
le rive della Maggia
e a marzo la tua mostra
persone tante attira
che ognuna nel suo idioma
a te la lode conia

ed io la metto in rima.

SALTELLI

Con squame fini di persico
tranquillo luccica il lago
per lampi di Sole allo sguardo
che come un ciottolo piatto
fa tre saltelli svelto
attraversandolo a nuoto.

IMPRESSIONE DI LAGO

Sono partito alle nove
con un'inquietudine dentro
forse voglia di Sole.

Avevo in mente Bellagio
lasciando alle spalle Varese
indirizzandomi a Como
per navigare bell'acque
al Balbianello d'intorno
prima d'attingere rive
che rifiorite speravo
mi riabbracciassero amiche.

Ma grigio s'è fatto il lago
e intorno i monti di neve
mesto scotevano il capo
pensosi di primavere passate
sì che nostalgia m'ha toccato
il cuore muovendolo a pianto.

L'ANGELO CUSTODE

E' sceso l'Angelo a cercare
chi deve accompagnare
e gira per la Valle
ma non si sa orientare
finchè il bimbo incontra
quello che la sua mamma
in Cielo l'ha pregato
di andare giù a vegliare
e gli si mette accanto

da bravo e buon custode
che quei di puro cuore
di dietro agli innocenti
scorgono per le ali.

STAGIONI DI VITA

Stagione di farfalle per i fiori
e d'industriose api
primavera risvegli le formiche
in processioni lunghe
e i gatti innamorati
coi canti dai tetti miagolati.

Sei tempo in cui il ciliegio
corteggia il maggiolino
quello che il filo tende
al bimbo già crudele
negli occhi sorridenti
ai voli che ha legati.

Maturano d'estate i frutti
e le cicale friniscono dai pini
al bimbo ch'è cresciuto
del fare suo contento
nella corazza dura
che sfida la Fortuna.

Ma sono autunno e inverno
a presentare il conto
che tanto più è salato
a chi di fiori e frutti
poco si curò allora
e invano piange ora.

DO-RE-MI-FA-SOL-LA...

Sei chiavi mi ritrovo
al desiderio vane
se del Si manco
che mi faccia amare.

IL CANTO DELLE PAROLE

Poeta, ho visto la tua voce
sonante dalle pietre
ad ascoltar rapite
chè sanno le parole
tenere vesti aeree
ed espirare amore.

PREGHIERA

Quando deciderai esto corpo lasciare
vanne ti prego anima a abitare
un poco almeno un fiore presso un rivo
che canti nel silenzio il nome mio.

PRATOLINA

Duri lo spazio di un mattino
bastevole a chi cerca
dai petali il responso
alla domanda ansiosa
se amore c'è o meno.

Ora che primavera torna
sii buona al desiderio
che la passione sposa
fa che non dica no
dipingi il cuor di rosa!

LUCERTOLA

Nel primo giorno di primavera
la lucertola è uscita al sole
tra le maroie del viale
e l'ho d'un tratto ammirata
lei
abitatrice di anfratti
richiamata alla vita.

GIORNALISMO

Stuprata senza pietà
sfigurata con violenza cieca
crudelmente uccisa.

L'azione del verbo non basta.

Per metterla in pagina
alimento tossico alla persona
occorre l'iperbole morbosa.

PADRE

Non è semplice
il mestiere di padre
comincia da quando nel ventre
il figlio cresce alla madre
e subito dacchè poi nasce
occorre il cuore cambiare
dovendo dividerlo in tre.

Non è facile
l'amore del padre
se non è pronto a donare
a questo nuovo che viene
il peso di altre fatiche
felice comunque di occhiate
dal frutto suo ricambiate.

E' splendido essere padre
vale ogni gioia e dolore
sapere che rifiorisce
a te un nuovo sembiante
possibilmente migliore
che t'amerà ricordare
benedicendo il tuo nome.

STORNELLO

Sta arrivando primavera
la si sente per i fiori
di camelie e di narcisi
dopo bucaneve e viole
non si offendan le strelizie
ma già incalzan gli albicocchi
ed i peschi non da meno
in anticipo alle rose
acquerellano i declivi
per la gioia di tutti i vivi.

DISCORSO GIALLO

Ci siamo incontrati
io e la visione del fiore
pensando ad altro entrambi
la pianta alle corolle pestate
io agli amici perduti.

Assorti
ognuno nei propri pensieri
non ci siamo visti subito
poi mi ha richiamato col giallo
ed ho conversato col fiore.

A DISPIACER DI VERSI DOLOROSI

Perchè versi tristi ai poeti?!

A loro s'addice allegria
che dà sapere dell'ali
concesse da cara poesia
e se sofferenti dan gridi
son segni di vita...Sorridi!

NON PIU' COLOMBE NELLA BUFERA

Nella furia infernale oramai sole
trovi andar dal poeta le colombe
unite eternamente e pur dannate
oggi non tornan stesse
chè tutte preferiscono volare
in solitario per sentirsi libere
per non patir dolore nell'amare.

LAGHI A PRIMAVERA

Sono i giorni dei merli
questi di tenere gemme ai salici
che in primavera ai laghi
incantano gli sguardi.

Sono acquerelli i laghi
dipinti dai pittori
con fiamme di tramonti
vaghe e cangianti luci.

Son dolci amori i laghi
financo tempestosi qual mari passionali
per i fioriti bordi
che alleviano i naufragi.

SORELLE

Vita e Morte non sono che sorelle
entrambe da amare.

Guai se d'una sola hai le cure
chè Morte ti fa piangere
e suora Vita pure.

VISIONE DEL SALICE PIANGENTE

Delizia agli occhi miei
creatura di lago
coi rami tessi
arazzo al cuore incanto.

Smeraldo pendulo
l'umano pianto accogli
salice solitario
che l'anima conforti.

VERSI DIGITALI

Davanti al candore digitale
del rettangolo listato di celeste
ripenso all'oggi pallido del cielo
con l'umidore che dava caldo
e alla frescura piena di frutta
della cassata della sicilia
al tavolino guardando al largo
oltre il confine verso Lugano
perchè inguaribile come un gabbiano
(che posso farci?) mi piace il lago.

A RIVEDER LE STELLE...

Nuvole potranno per poco il sole e la luna velare
ma poi usciranno le stelle fiori di luce a svelare
come i versi preziosi che aiutano il cuore ad amare.

INVITO

A te che ami le rose
una di porpora dono
tu che di nivee corolle
vesti l'ardore del fuoco
il cuore desiderante
mostra la rosa del viso.

RISPOSTA DI VITA

E' nata con me la mia morte

mi è stata sorella vicina
nel nero vestito silente
intanto che d'anni cresceva
l'idea che per me non ci fosse
e allora mi ha detto parola
diritti accampando d'amante
così me la tengo buona
donandole giorni di luce.

TREMENDISSIMO

Tremendissimo Sole

a che mi cerchi?

Lasciami
oscuro arbore senza foglie
nella selvosa landa illune
ove m'involge silenziosa quiete!

Ma vuoi ch'io pugni
bene intesi il lume.

FIORE DI SELVA

La scilla cerulea ha rifiorito il bosco

d'azzurra primavera presso il rivo
pur durando l'inverno nel vento
che schermano foglie a riparo
degli occhi di cielo e di lago.

Le brune secchezze del suolo
apre il celeste al sorriso
che al cuore qual dono
suscita il tempo pietoso
del tanto dolore del Mondo.

PREMONIZIONE

Nello specchio d'acqua scuro

che attirava il mio sguardo

un volto di donna affacciato

mostrava i segni del tempo

a me novello Narciso

ed era Atropo quella del filo

antico in fine reciso.

Ecco non era un segreto
a me che la vedevo
sovrapporre il suo viso
al fiore mio sì sciupato
finchè in un istante ho sentito
con lo stelo tagliato
il compito finito.

ITALY

Sono solo in compagnia del mio cuore
alla scoperta di cose nuove ad Intra
nel tepore dell'ore pomeridiane
e mi attardo nell'ombra
a guardare lo sfondo celeste
del cielo sopra le case e la Luna
grande che pallida viene
quando a lato mi sfugge un'occhiata
che l'Italia di un tempo rivede
col bucato steso sulla corda
nella corte a sventolare:
meglio tornare sul lago a riva
cercando di sognare.

L'AZZURRO

Nella clessidra di terra
scorre dal cielo al lago
colore buono pel cuore
l'azzurro che tiene lontana
la malinconia del pensiero
frenetico tossico all'ore

CANDORE

Fiore divino, loto d’oblio
che di Ebe liquore celeste
contiene entro il candore
per incendio smemorante
quando inquieto è il cuore.

VORREI

Vorrei pensieri di gatto
felinamente egoista
nel ricambiare graffiando
chi lo ritiene conquista.

Libero in campo
lui la lucertola apposta
sdegna il topo piccino
pensa al merlotto vicino.

AD UN AMICO

Ti regalo la vela sul lago
candida aureolata d'azzurro
come il cuore che il verso
in un momento fantastico
porta a sfiorare l'eterno.

8 MARZO

Vieni, accompagnami amica

facciamo oggi festa
come ci detta la data
per le donne di questa Terra.

Con luci d'or la mimosa
fiorisce di primavera
i rami cui nuova speranza
la foglia tenera dona.

Radiosa la Luna stanotte
i globi ha soffusi di luce
cara alle veglie d'amore
nè giorno sia che si muore.

PENSANDO AL MAZZOLIN DI ROSE E DI VIOLE

Alla donzelletta ho chiesto le viole

per dono di primavera alle donne
chè han oro sfacciato le mimose
e troppo impegnan le rose.

Accomodate in un piccolo vaso
timide schivano il bacio
facendo di foglie ventaglio
che intorno effonde profumo.

"mi perdoni Giacomo Leopardi"

ECHI DI CIELO

Te li rimanda il lago

insieme ai capelli di neve
che tiene il monte sul capo
gridano con l'anatre
in volo radente il canneto
e intanto vedi le viole
scure nella crepa del muro
ancora profumate di gocce.

PREFERENZA

Preferisco pensarmi

parola viva di carne
e non materia
soffiata di aria.

Pretendo per me la creazione
ed ogni possibile amore
se pure comporta dolore.

Voglio che l’acqua e la terra
continuino a darmi emozione
sicchè chiedano gli Angeli
questo dono al Signore.

MEDITAZIONE

Siamo capaci di canto

nell'oggi della superbia
che ci distrugge il futuro?

In fondo non siamo che terra
creta crepata dal tempo
polvere che drizza la testa.

Ci vuole umile lingua
occorre chinarsi all'ascolto
sentire il soffio di vita
capire quanto sia corto
e forse dal cuore ritorna
a scaturir lo zampillo
la musicale parola
che Dio ringrazia ed implora.

AL FINESTRINO

Nella corsa immobile del treno

ritornano i paesi
nel grigio da quaresima di marzo
e si consuma nello sferragliare
ronzando il tempo
sulle due rotaie
nel mentre sogno di lago
le trasparenze che amo
serene dopo le piogge
della mezza stagione
con le vele spiegate al vento
dell'emozione.