sabato 22 marzo 2008

OROLOGI


Nella stanza degli orologi
il tempo divertito s'annunciava
con l'uccellino a molla ad ogni quarto.

Sempre contraddiceva,
grave voce,
la pendola massiccia alla parete.

Di notte ticchettante
la sveglia sul comò
portava via il silenzio.

Al giunger del mattino
se mai prendevi sonno
spingeva fuor dal letto
sfasato concertino.

Cucu, din don, drin drin.
Su, levati di qui!

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