martedì 16 giugno 2009

PER L'ULTIMO DONO DI SANDOR MARAI

M'è toccato di leggere un libro sulla morte
di un celebre scrittore che per sè la decide
e minuziosamente, scrupolosamente scrive
sul diario di bordo della sua nave di carne
il male che gli strappa la consorte
con cui il mondo per oltre sessant'anni condivise
lasciandogli di lettere e diari ultimo dono di parole
per rivivere a ritroso i giorni e l'opre dello stare assieme
intanto la decadenza nota del suo esistere
e quanta pena e lunga dia il sentire
il lavorìo sottile come un tarlo che succhia linfe
finchè fa morire a meno che negandosi alla sorte
uno sparo chirurgico dia morte.

Nessun commento: