domenica 3 febbraio 2008

OMERO

Così segnato dal fuoco
doveva essere il cielo
mentre d'Ettore l'anima
all'Erebo l'asta scagliava.

L'incendio dell'etere
negli occhi la brace specchiava
d'accesa vendetta al Pelide
che pianto notturno estingueva.

Del vinto la spoglia
di cani sottratta alla bocca
sull'alta pira composta
copriva di luce la fiamma.

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